Non chiudete quella porta! L’importanza di continuare a comunicare

di wp_3366042

Nel pieno di quella che ormai è stata dichiarata una vera e propria pandemia e quindi un problema di dimensioni globali, le attività di ristorazione, in particolare quelle che non si possono adattare totalmente al sistema di consegne a domicilio, si ritrovano tra le imprese maggiormente colpite dalla crisi economica annessa, sia per le grosse spese relative al personale e sia per gli ingenti costi fissi (affitto etc..) Oltre ai problemi che già gravano sui gestori, dobbiamo sommare numerose incertezze riguardanti il futuro post-pandemia: ad esempio bisogna chiedersi in che modo cambieranno gli usi e costumi quotidiani e in particolare la spesa media per pranzi, cene, brunch, vacanze etc…   

La chiusura coatta, successiva al decreto dell’11 marzo, impone quindi ai ristoratori non soltanto la necessità di programmare nei dettagli il futuro del proprio business, ma anche l’impegno di mantenere costantemente attivo il rapporto con i propri clienti attuali e potenziali. In questo contesto la comunicazione online (in particolare tramite social media) del brand assume un carattere vitale e si presenta come una scelta ottimale se pensata in prospettiva, non solo in quanto si caratterizza come l’unico modo per rimanere in contatto, non “farsi dimenticare” e trovare nuovi clienti, ma anche perché è una scelta fortemente sostenuta dai fatti. Attualmente, in effetti, non soltanto il bacino di utenza dei social media è aumentato di misura e di conseguenza la comunicazione risulta più efficace, ma Facebook ha anche posto in essere degli incentivi per spronare le aziende a continuare a comunicare anche da chiuse e di conseguenza la comunicazione del brand tramite social è anche meno costosa

L’importanza e la profittabilità di continuare (o di iniziare) a comunicare sono quindi indubbie, anche e soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica. Nella pratica quindi bisogna adeguarsi ai contesti di grave crisi con il meglio dei mezzi che abbiamo a disposizione, solo in questo modo è possibile garantire un futuro radioso anche in tempi di “pace”, quindi Carpe diem!

Ci sono diversi modi per stabilire o comunque mantenere attivo un contatto con la propria clientela sfruttando il potenziale dei social media e dalle piccole alle grandi realtà un pò tutti hanno cercato di ingegnarsi allo scopo. 

Di seguito, riportiamo alcuni esempi di social branding di successo, ideati e pensati per il periodo di quarantena forzata a cui ci ritroviamo sottoposti: 

  • Le rubriche: grazie alla loro efficacia e al fatto che si prestano bene a molteplici realtà rappresentano uno degli strumenti di comunicazione più diffuso. Possono riguardare molteplici ambiti e nel settore della ristorazione spesso vengono utilizzate per trasmettere le ricette del locale al consumatore. In questo modo, oltre a garantirsi i vantaggi comunicativi di cui abbiamo già parlato, il ristoratore ha anche l’occasione per mettere in mostra i propri prodotti tramite contenuti multimediali. 

In questi giorni abbiamo assistito a tantissime Rubriche a tema. Dalle grandi realtà della cucina italiana che adottano soluzioni semplici ma di impatto, come le videoricette giornaliere di Bruno Barbieri

Alle rubriche più innovative, presentate invece da realtà che presentano una minore platea di utenze

  • Le videodirette: sicuramente rappresentano il mezzo di comunicazione più diretto e d’impatto, quasi un faccia a faccia con il consumatore che ha la facoltà interagire tramite reazioni e commenti. Nonostante le videodirette presentino degli elementi di maggiore difficoltà rispetto alle rubriche in termini di elaborazione, sono comunque uno degli strumenti più utilizzati per intrattenere il grande pubblico dei social, anche perché spesso generano maggiori feedbacks positivi.

Si possono fare infiniti esempi di strategie di marketing messe in atto tramite dirette social ma, in questo caso, basandoci sull’esempio più recente e attinente al nostro discorso, non possiamo non citare il #carbonaraday. Il Carbonaraday è stato strutturato come un vero proprio festival virtuale dove chef del calibro di Arcangelo Dandini, Alba Esteve Ruiz, Luciano Monosilio, Marco Martini e Nabil Hajassan presentano le loro ricette tramite dirette social e aprono un vero e proprio dibattito virtuale sul piatto amato da milioni di italiani. Un dibattito che prevede la partecipazione o comunque l’interazione di ben 500 milioni di utenti!

  • È possibile inoltre sfruttare le potenzialità dei social per creare contenuti che non riguardano direttamente il prodotto venduto, ma che garantiscono comunque una forma di comunicazione attiva tra clienti e ristoratori, favorendo allo stesso modo il mantenimento di un certo interesse nei confronti dell’azienda in questione: 

L’esempio perfetto riguarda i social del famoso chef uruguaiano Matias Perdomo impegnato in questi giorni in dei semplici videoritagli della sua vita in quarantena, dei video in cui non si diletta nell’arte della cucina come la maggior parte dei suoi colleghi, ma stabilisce un contatto con i propri follower attraverso pillole (anche di stampo comico) della propria vita chiuso in casa. Il tutto raggiungendo ottimi risultati in termini di interazioni social.

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Riflessioni ??!

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  • I social possono essere sfruttati anche per pubblicizzare la/il vendita/regalo di prodotti pensati ad hoc per la quarantena (il tutto rigorosamente effettuato tramite la consegna a domicilio ovviamente). Nell’ambito della crisi legata alla pandemia in corso, alcuni dei prodotti che in città sono diventati più rari sono il lievito e le farine necessarie ad innumerevoli produzioni casarecce ed è qui che entrano in gioco le grandi idee di marketing pensate da attività come l’Elettroforno Frontoni (pizzeria sita in zona ostiense) e Lievito, Pizza, Pane (pizzeria sita in zona Eur): 

Elettroforno Frontoni ha pubblicizzato con un post Facebook la vendita di un vero e proprio  “kit” contenente lievito, farina e altri prodotti necessari alla replica delle loro produzioni gastronomiche

Lievito, Pizza, Pane invece ha iniziato a regalare la pasta madre insieme agli ordini inviati con Deliveroo